Piano Integrato "ex Pirelli": il TAR conferma la legittimità dell'operato del Comune

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Il TAR della Lombardia ha respinto i cinque ricorsi presentati dalla società MASTER 2 Srl contro il piano attuativo relativo al comparto di via Giovanni XXIII

Data di pubblicazione:

14 Febbraio 2025

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Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Lombardia, con la sentenza n. 445/2025 del 10 febbraio 2025, ha respinto i cinque ricorsi presentati dalla società MASTER 2 Srl contro il piano attuativo relativo al comparto di via Giovanni XXIII. I ricorsi contestavano la variante generale del Piano di Governo del Territorio (PGT) approvata nel 2021 e gli atti conseguenti. Appare utile ripercorrere brevemente l’intera vicenda. Il contesto urbanistico. Nel luglio 2006, il Comune di San Giuliano Milanese approvava il Piano di Intervento Integrato (PII) “ex Pirelli”, che prevedeva la realizzazione di 76.000 metri cubi di edifici, inclusa una palazzina di edilizia residenziale pubblica (ERP). In base alla convenzione, le lottizzanti  hanno versato anticipatamente tutti gli oneri di urbanizzazione e il costo di costruzione, per un totale di 4.073.396,42 euro, utilizzati per la copertura del Redefossi realizzata nei primi anni 2000.
Tuttavia, il PII non è mai stato completato: oltre 36.000 metri cubi di residenze e gli alloggi ERP, per un valore stimato di 1,5 milioni di euro, non sono mai stati costruiti.Verificata l’indisponibilità dei lottizzanti a realizzare il piano e considerata la scadenza della convenzione urbanistica (novembre 2019), l’Amministrazione Comunale ha ritenuto necessario ripensare lo sviluppo dell’area, tenendo conto anche dell’elevata densità urbanistica del quartiere tra Serenella e Borgolombardo. Con la revisione del PGT nel 2021, il Comune ha dunque azzerato 37.000 metri cubi di nuove edificazioni residenziali e previsto:

  • una media struttura di vendita
  • un parco ad uso pubblico
  • un contributo di costruzione extra di 600 mila euro a favore della collettività

Con la sentenza n. 445/2025, il TAR Lombardia ha confermato la piena legittimità dell’operato dell’Amministrazione, sottolineando che:

  • le decisioni urbanistiche del Comune rientrano nell’ampia discrezionalità riconosciuta alle amministrazioni locali in sede di pianificazione;
  • la scelta di ridurre il carico urbanistico, favorendo servizi e spazi verdi, non è irragionevole né illegittima;
  • l’intervento risponde all’interesse pubblico, migliorando la qualità della vita degli abitanti.

Commenta il Sindaco, Marco Segala: “Questa sentenza conferma che abbiamo operato nel pieno rispetto delle norme, tutelando il territorio e gli interessi della collettività. Grazie a questa variante, abbiamo ridotto drasticamente gli indici volumetrici, evitando una nuova colata di cemento in un’area già densamente urbanizzata. Inoltre, abbiamo scongiurato un contenzioso che avrebbe potuto comportare la restituzione di oltre 2 milioni di euro incassati e spesi dall’Ente nei primi anni 2000 per opere pubbliche già realizzate. Non solo abbiamo garantito un ulteriore contributo economico per la città, ma abbiamo anche promosso un intervento che valorizza l’asse di via Giovanni XXIII.
Ci auguriamo che questa sentenza ponga fine alle polemiche e alle strumentalizzazioni politiche da parte dell’opposizione. Come Amministrazione, siamo quotidianamente al lavoro per il bene di San Giuliano Milanese, nel rispetto delle regole e del programma amministrativo che abbiamo presentato ai cittadini.
Un sentito ringraziamento ai tecnici comunali e agli avvocati Di Tolle, Pilia e Cacciari per il prezioso supporto in questa importante vicenda”.

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Ultimo aggiornamento: 14/02/2025, 10:28

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