Anche il Comune di San Giuliano ha seguito le indicazioni di Regione Lombardia: lo scorso 28 giugno, il Sindaco, Marco Segala, ha infatti emanato un provvedimento che contiene alcune limitazioni all’utilizzo dell’acqua potabile durante il periodo di siccità, secondo quanto previsto nel Decreto Regionale del 24 giugno scorso, con cui è stato dichiarato lo stato di crisi sino al 30 settembre 2022.
Nel documento, che raccomanda a tutti i cittadini ad un uso razionale e corretto dell’acqua potabile, si sancisce il il divieto di prelievo e di consumo di acqua potabile per:
• irrigazione ed annaffiatura di giardini e prati, con l’esclusione dell’irrigazione destinata a nuovi impianti di alberi, arbusti ed opere pubbliche;
• lavaggio di aree cortilizie e piazzali nelle ore diurne, con la raccomandazione di ridurre tali attività e comunque effettuarle dopo il tramonto;
• lavaggio di veicoli privati, ad esclusione di quello svolto dagli autolavaggi;
• riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine private, con l’avvertenza che può essere conservata l’acqua presente nell’invaso opportunamente trattata. Sono escluse dal presente divieto fontane naturalistiche e specchi d’acqua con la presenza di fauna e flora ittica;
• tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico ed igienico
Il mancato rispetto delle prescrizioni contenute nell’Ordinanza, sarà sanzionato ai sensi dell’art. 7 bis del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i. con l’applicazione della pena pecuniaria prevista.
Commenta il Sindaco, Marco Segala: “«Il problema della carenza di precipitazioni e, quindi, della siccità, che ha richiesto la proclamazione dello stato di emergenza regionale, non può essere affrontato efficacemente senza inquadrarlo nella più ampia cornice del cambiamento climatico in atto. Per questo gli indispensabili accorgimenti per il risparmio idrico devono essere accompagnati da azioni quotidiane, comportamenti e buone pratiche che contribuiscano a ridurre i consumi energetici e l’emissione di anidride carbonica in atmosfera. Da parte del Comune si stanno mettendo in atto tutti gli accorgimenti per limitare al massimo i consumi idrici ed energetici ed è stato già avviato un progetto che prevede l’utilizzo di acqua non potabile nello svolgimento di alcuni servizi pubblici, come la pulizia e il lavaggio di strade e marciapiedi.
Abbiamo però bisogno dell’apporto di tutti e di modificare magari qualche nostro abituale comportamento perché la situazione è grave e insieme dobbiamo affrontarla. Chiediamo quindi ai cittadini di dare il loro contributo su una partita, quella ambientale, che riguarda tutti e che, quindi, chiama in causa le responsabilità e i comportamenti dell’intera comunità.
L’acqua è un bene prezioso e limitato: si tratta di un problema che si aggrava maggiormente se si pensa che in Italia si sprecano, per cause varie, oltre 100 mila litri al secondo, circa 9 miliardi di litri al giorno. Speriamo che si esca al più presto da questa situazione che, lo ribadisco, ci vede tutti impegnati in prima linea”.