Per non dimenticare: il "Giorno della Memoria"

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Data di pubblicazione:

22 Gennaio 2024

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Anche quest’anno la “Giornata della Memoria”, dedicata al ricordo della Shoah, verrà celebrata a San Giuliano Milanese, con una serie di appuntamenti, istituzionali e non, organizzati dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la sezione sangiulianese del Liceo “Primo Levi”.

La ricorrenza del 27 gennaio rievoca il giorno della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta 79 anni fa nel 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa, e sarà al centro di un programma ricco di incontri, che si svolgerà non solo nel Giorno della Memoria, ma tra giovedì 25 gennaio e mercoledì 7 febbraio 2024, a SpazioCultura e in altri punti della città.

Tra le iniziative, segnaliamo l’apertura del 25 gennaio, ore 18 presso la Sala Previato di SpazioCultura, con l’incontro con Sabina Schkolnik Saad, figlia di sopravvissuti all’Olocausto: un dialogo on line, a cura del Liceo Primo Levi, che ci parlerà dello sterminio di massa degli ebrei, evidenziando come ricordare gli errori del passato, tragico come in questo caso, rappresenta l’antidoto a ogni forma di discriminazione.

Sabato 27, l’appuntamento principale con la posa delle due Pietre di inciampo dedicate a Elio Da Rui e Mario Dragoni. Alle ore 15, in Sala Previato, presentazione del libro “I giorni della Libertà”, di Alessandro Milan, giornalista e conduttore di Radio 24, dalla scoperta di una pietra, al fermento della resistenza milanese durante la Guerra; a seguire, la cerimonia in via Piave/Roma e in via Matteotti, con l’intervento dell’ANPI locale. Per approfondire il significato evocativo delle Pietre d’inciampo, giovedì 1° febbraio, alle ore 9.30 in Sala Previato a SpazioCultura, la dott.ssa Alessandra Minerbi, Presidente del Comitato Pietre d’inciampo di Mi-lano, incontrerà gli studenti.

Tutte le iniziative sono a ingresso libero.

Commenta l’Assessore alla Cultura ed Eventi, Nicole Marnini: “Siamo davvero orgogliosi di poter presentare un programma così ricco e importante in occasione di una ricorrenza, il Giorno della Memoria, che ogni gennaio ci deve far riflettere. La memoria non è un concetto che ci porta al passato, ma soprattutto in questo caso è un monito per il futuro. Numerosi gli appuntamenti per ricordare ciò che purtroppo è parte della storia della nostra Nazione: i terribili fatti degli anni della guerra, perché è importante ricordare le persone e i fatti storici a cui dobbiamo la democrazia e la libertà, che amiamo e che sono i valori più preziosi. Quest’anno il momento più intenso sarà la posa delle Pietre d’inciampo: questa iniziativa è un doveroso atto di memoria rivolto alle persone che subirono le discriminazioni e la violenza insensata del nazismo, ai loro familiari e a tutti noi. In particolare alle giovani generazioni: proprio i ragazzi e le ragazze, infatti, è bene possano riflettere sull’importanza di avere sempre cura della democrazia e della libertà, di difenderle e tutelarle, perché sono una conquista preziosa che è costata, solo un’ottantina di anni fa, tanto dolore e grandi sofferenze, quando non la vita, a molti loro coetanei. Le Pietre d’inciampo sono un patrimonio di memoria collettiva e condivisa: un ulteriore tassello del progetto monumentale diffuso e ideato dall’artista tedesco Gunter Demnig per tenere viva la memoria delle persone che persero la vita nei campi di concentramento e di sterminio nazisti durante la Seconda guerra mondiale, per ricordare le vittime in un luogo simbolo della loro vita quotidiana prima della deportazione, invitando nel tempo chi passa a riflettere su quanto accaduto e a non dimenticare. I nomi di Elio Da Rui e Mario Dragoni, saranno incisi nella memoria cittadina che non dimenticherà mai le vittime della deportazione nei campi di sterminio. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata, all’impegno dell’ANPI locale che ci ha supportato sin dall’inizio nella complessa procedura che ci ha consentito di raggiungere questo importante risultato che ritengo dia lustro alla nostra città e ad Alessandro Milan che ancora una volta ci colpisce per la sua narrazione che punta dritto al cuore e alle coscienze di tutti noi.”

Aggiunge l’Assessore all’Educazione, Maria Grazia Ravara: “Sono trascorsi quasi 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, ma il ricordo dell’Olocausto sembra ancora non essere sufficiente per evitare enormi errori. Per questo, in occasione del Giorno della Memoria, desidero invitare tutti a riflettere su ciò che avremmo dovuto cambiare ma che purtroppo è rimasto invariato. Dopo la Shoah, la comunità internazionale non è stata in grado di prevenire genocidi e sistematiche violazioni dei diritti umani. Ancora oggi, nel 2024, in diverse parti del mondo, migliaia di persone fuggono dai propri paesi a causa di conflitti e persecuzioni. Quello che sta accadendo da mesi in Medio Oriente, i massacri del 7 ottobre e i combattimenti nella Striscia di Gaza, anziché promuovere la pace, hanno acuito la conflittualità e riportato in primo piano manifestazioni di antisemitismo. Per questo motivo, credo che oggi il Giorno della Memoria debba diventare ancora di più un pungolo per tutti noi: un sasso nella scarpa che indossiamo quotidianamente, un dolore sordo costantemente presente nelle nostre vite per ricordarci che possiamo e dobbiamo fare di più: tragedie come questa e del resto anche la terribile vicenda delle Foibe – che ricorderemo il 10 febbraio – non devono avere un “colore” ma entrambe rappresentano purtroppo il male di cui l’essere umano è stato artefice e capace. Oltre al momento della posa delle Pietre d’inciampo, abbiamo anche diverse iniziative realizzate dai giovani del Liceo “Primo Levi” che, anche questa volta, hanno dimostrato un grande senso civico, con performance e momenti di approfondimento dedicati alla terribile tragedia dell’Olocausto e allo sterminio degli ebrei e di tante altre minoranze. Per questo, un doveroso ringraziamento, a nome di tutta l’Amministrazione, anche ai Dirigenti e al personale scolastico che ancora una volta hanno collaborato con il Comune con entusiasmo e partecipazione.”

Chiude il Presidente della sezione A.N.P.I “Gisella Floreanini” di San Giuliano Milanese, Paola Pedrazzi: “Lo scrittore Primo Levi, sopravvissuto al lager nazista di Auschwitz, scriveva: “Perché la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità? A che serve la memoria? Semplicemente potremmo rispondere che dobbiamo ricordare e vigilare perché ciò che è accaduto non si ripeta, in nessuna forma.
Mantenere viva la memoria, anche attraverso queste piccole pietre con i nomi di nostri concittadini vittime dell’ideologia nazifascista; di donne, uomini e bambini inermi prelevati, strappati ai loro affetti, uccisi o finiti in cenere o in fosse comuni, è un invito alla riflessione e all’impegno non solo a non scordare ma ad essere protagonisti di democrazia e pace affinché il loro sacrificio non sia stato vano.”

 

Ultimo aggiornamento: 02/02/2024, 10:45

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