Disposizioni contro la diffusione della pianta “Ambrosia”

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E' stata emessa l'Ordinanza Sindacale n. 26 del 26/6/2025 per la prevenzione dell'allergia da polline di Ambrosia

Data di pubblicazione:

26 Giugno 2025

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COS’E’ L’AMBROSIA 

L’Ambrosia appartiene alla famiglia delle composite ed è una pianta erbacea anemofila, cioè utilizza il vento per l’impollinazione.

Ha foglie frastagliate, fusto di colore verde e peloso e fiori che si estendono sopra le foglie di colore verdastro e giallo; la formazione dei fiori è stimolata dall’allungarsi delle notti – in Italia nel periodo di fine luglio e inizio agosto – con conseguente dispersione del polline.

Il suo periodo di fioritura va dalla fine di luglio alla fine di ottobre: la pollinazione più intensa è da metà agosto a metà settembre.

Dagli studi condotti dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America è risultato che una pianta di Ambrosia può produrre più di un miliardo di granuli di polline e, soprattutto, che l’abbondante produzione di polline, raddoppiatasi negli ultimi cento anni, è causata, con tutta probabilità, dall’aumento dell’anidride carbonica nell’aria.

DOVE SI TROVA

L’Ambrosia è originaria del nord America ed è presente in Europa (Francia, Ungheria, ex-Jugoslavia, Austria, Italia) solo dagli inizi degli anni ’60. In Italia le zone in cui si è insediata sono: Varese e provincia, Pavia e provincia, Trieste, località a nord-ovest di Milano, Torino.

L’Ambrosia cresce nei terreni situati al di sotto dei 500 m. e i luoghi in cui si sviluppa sono i bordi stradali, i cantieri edili, le massicciate ferroviarie, i campi incolti, gli argini dei fiumi e le aree abbandonate; spesso si trova anche nei campi coltivati a soja, girasole, mais e barbabietole.

L’ALLERGIA ALL’AMBROSIA

L’allergia all’Ambrosia è molto diffusa e si manifesta con gli stessi sintomi delle altre allergie ai pollini.
A chi soffre di questa allergia si consiglia di evitare i luoghi in cui è presente, di non praticare attività fisica nelle prime ore del mattino e dopo il tramonto, di privilegiare località di vacanza in alta montagna o al mare e di consultare i bollettini forniti dalle farmacie in cui sono riportati i picchi di produzione del polline, i luoghi e i periodi più colpiti.

COSA PROVOCA – GRAVI ALLERGIE con sintomi:

  • NASALI – prurito, gocciolamento, starnuti, naso chiuso
  • OCULARI – prurito, lacrimazioni
  • RESPIRATORI – tosse, asma con necessità, in alcuni casi, di ricovero ospedaliero

Oltre all’Ordinanza allegata con i comportamenti sa tenere, sono disponibili ulteriori informazioni e approfondimenti su:

Documenti

A cura di

Ultimo aggiornamento: 26/06/2025, 12:55

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